Nascendo in Italia, tra paesaggi naturali e bellezze del passato, l'Arte è stata naturalmente un elemento ricorrente nella mia vita quotidiana. Respirandola a poco a poco, è diventata una parte di me, del mio modo di pensare.

 

La natura è piacevole poiché armoniosa, bella nel suo ritmo.

 

Ci comunica una esigenza inconscia, quella della bellezza, spontaneo nutrimento della nostra anima.

 

Allo stesso modo, si impone la necessità che anche le opere dell'uomo riflettano tale esigenza. Che siano belle, armoniose. Che valgano la pena di essere viste, in quanto capaci di stimolare emozioni, di stimolare i nostri pensieri.

 

Questo è lo spirito che mi spinge a voler dipingere, a voler lasciare una impronta armoniosa di me stesso nel mondo. Un messaggio da comunicare ad anziani e bambini, alla cittadinanza del 21º secolo come a quelle future.

 

Poiché le Belle Arti basandosi sulle immagini, e non sulle parole,  trascendono gli ostacoli del tempo e nazionalità.

Io nutro una profonda avversione per l'arte moderna.

 

L'arte che maschera la pigrizia con l'atteggiamento pretenziosamente intellettuale, considerata essere un appannaggio dei soli esperti, che altro non è che un curioso puzzle incapace di comunicare emozioni.

 

Amo l'Arte dei Grandi Maestri, che nasconde letteratura, filosofia, scienza, sentimenti umani dietro immagini sapientemente costruite.

 

Con la mia Arte, ora, nel 21º secolo, voglio recuperare lo spirito dei Grandi Maestri, il loro rispetto per il sapere scientifico applicato alle Belle Arti. Esso, rende l'Arte una continua, costante, instancabile ricerca: educazione all'osservazione, destrezza della mano, consapevolezza dei comportamenti della luce, sapienza nell'uso dei materiali, confidenza nell'applicazione della pittura.

Arte che abbraccia la Scienza.

 

Non per limitarsi a freddi rapporti quantitativi, ma per creare un fertile humus su cui piantare in armonia i semi delle intuizioni, delle passioni, dei sentimenti, dei pensieri, della bellezza e della verità. Non una gabbia metallica che imprigiona la libertà dell'artista, altresì la piattaforma dalla quale spiccare il volo, una massiccia base culturale che, con lo sforzo quotidiano, diviene una seconda natura che supporta spontaneamente i movimenti della mano e le fluttuazioni del pensiero.

 

Senza la Scienza, l'altra anima dell'Arte, quella intima, quella che non trova spiegazioni nei libri, che non può essere né insegnata né appresa, quella che pulsa dentro durante la contemplazione di un capolavoro, sarebbe energia che si dissipa nel vuoto, un eco nello spazio rimasto inaudito.

 

Quando l'Arte incontra nel suo cammino l'amore per il sapere della Scienza, trova la forza per modellare un'armonia che apparirà ad ogni uomo in quanto tale, e il suo messaggio, impresso nell'immagine su tela sapientemente costruita, saprà sfidare lo scorrere del tempo.

“L’arte di oggi è nient’altro che spazzatura. Disgregarla e aprire gli occhi al mondo è la mia missione.”
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